Il caso: rigetto del ricorso per dichiarazione di fallimento
una società operante nel settore ittico con un considerevole volume di affari e di investimenti è stata raggiunta da un ricorso per dichiarazione di fallimento
Come soluzione abbiamo proposto di approntare una esauriente relazione tecnica descrittiva dell’attività di allevamento e riproduzione dei pesci in vasche naturali con acqua di mare
Alla relazione si sono aggiunte le schede tecniche delle diverse specie di pesce prodotte, del personale impiegato, delle materie prime acquistate ed un’ulteriore relazione tecnico-contabile a dimostrazione che le vendite riguardavano esclusivamente il pesce di propria riproduzione.
Tali relazioni tecniche hanno consentito la tesi difensiva volta a sostenere la natura di impresa agricola e non commerciale della società e quindi la sua non fallibilità.
Il Tribunale ha accolto la tesi è ha rigettato il ricorso per la dichiarazione di fallimento.
Nel corso della procedura fallimentare il fallito può ad assumere iniziative a tutela dei propri interessi nelle fasi più significative del processo fallimentare, tramite reclamo al Giudice delegato e/o al Tribunale ed in ultima istanza alla Corte di Cassazione.
L’inventario dei beni, la loro stima, la esposizione delle cause della crisi, l’analisi della contabilità e degli atti di gestione, l’accertamento del passivo, la liquidazione dei beni con particolare riguardo sia allo svilimento del valore di mercato, sia al diritto di abitare la casa eventualmente ricorrendo ad una graduazione temporale delle vendite,
La soluzione è utile anche nei casi in cui il valore del patrimonio immobiliare sia superiore all’ammontare dei debiti ed ancora alla possibilità di promuovere il concordato fallimentare.
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